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Kana-Dehon Chuushin-gura.

Uno dei più antichi e potenti drammi del teatro Kabuki giapponese. Il dramma, in undici atti, venne scritto verso la metà del Settecento; è ispirato a un episodio veramente accaduto, noto come "episodio dei 47 roonin" (i roonin erano samurai senza padrone). Il nobile Koono-Moronao faceva la corte a Kaoyo, moglie di un altro nobile giapponese, Hangan-En-Ya, ma senza riuscire a conquistarla. Moronao, mortificato per l'insuccesso, insulta in pubblico il marito fortunato durante una cerimonia che ha Luogo al palazzo dell'imperatore: Hangan è costretto a sguainare la spada ma, secondo la legge di corte, viene condannato a morte perché è vietato qualsiasi gesto di violenza entro le sacre mura del palazzo. Il suo luogotenente Yuranosuke Ohoshi decide allora di vendicare Hangan e, radunati i suoi 46 samurai, impone loro di giurare di vendicare il padrone anche a costo della vita. Un anno dopo i 47 eroi circondano la casa di Moronao, annientano la guardia del corpo e uccidono il nobile che aveva causato la morte di Hangan. Compiuta la vendetta, i 47 samurai che avrebbero potuto cercar salvezza nella fuga preferiscono costituirsi. Il tribunale che doveva giudicarli rimane incerto sul da farsi, perché un fatto simile non era mai accaduto; allora l'imperatore - non può fare altrimenti - li condanna a morte, ma a una morte onorevole; il suicidio. L'uno dopo l'altro, i 47 samurai fanno karakiri a cominciare dal più vecchio (77 anni) al più giovane (15 anni) che era, poi, l'unico figlio di Yuranosuke.